CANNABIS, COLTIVARLA IN CASA PER USO PERSONALE NON E' REATO
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- 7 mag 2020
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Con la recente sentenza a Sezioni Unite Penali n.12348 del 16 aprile 2020 la Corte di Cassazione ha statuito che non costituisce reato la coltivazione in casa propria di una modica quantità di cannabis per uso personale.
Ma attenzione, ciò non vuol dire che abbiamo il via libera per poter allegramente diventare coltivatori fai da te di marijuana. Innanzitutto deve trattarsi di una quantità modestissima, deve potersi ricavare un quantitativo modestissimo di prodotto, in ambito domestico con rudimentali tecniche di coltivazione e non vi deve essere nessun altro elemento che possa costituire un indizio dello spaccio, tipo bilancino ed involucri di plastica per il confezionamento. Per intenderci si può evitare una condanna penale se si ha in casa un vasetto dal quale possano fuoriuscire al massimo un paio di piantine. Il tutto sempre da dimostrare nel corso di un procedimento penale. E' bene inoltre ribadire che comunque coltivare modestissime quantità di marijuana in casa per uso personale non è un'azione totalmente priva di conseguenze giuridiche, perchè sarà applicabile la sanzione amministrativa prevista dall'art. 75 del d.p.r. n. 309/1990, ossia: a) la sospensione della patente di guida, del certificato di abilitazione professionale per la guida di motoveicoli e del certificato di idoneità alla guida di ciclomotori o divieto di conseguirli per un periodo fino a tre anni; b) la sospensione della licenza di porto d'armi o divieto di conseguirla; c) la sospensione del passaporto e di ogni altro documento equipollente o divieto di conseguirli; d) la sospensione del permesso di soggiorno per motivi di turismo o divieto di conseguirlo se cittadino extracomunitario. Quindi prima di mettere in pratica un'idea del genere, pensiamoci bene.

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